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Il senso di colpa in alcuni racconti di Antonio Tabucchi
ID Langus, Mateja (Author), ID Farinelli, Patrizia (Mentor) More about this mentor... This link opens in a new window

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MD5: 23E6F1FC3BD112614642332D634746CA

Abstract
Antonio Tabucchi è stato uno dei migliori autori italiani di narrativa degli ultimi decenni e questo lavoro focalizza l’attenzione su alcuni suoi racconti incentrati sui motivi della solitudine, della colpa e del rimorso. La tesi difesa si fonda sull’ipotesi che nei racconti esaminati i bambini affrontino il senso di colpa in modo diverso rispetto dalle persone adulte e che il senso di colpa non venga mai definito esplicitamente, ma si manifesti attraverso altri fenomeni come ad esempio il non detto, l’ambiguità di certe espressioni oltre che attraverso le dimensioni spazio-temporali. Dall’analisi è emerso che tutti i protagonisti dei racconti presi in esame si trovano in una realtà troppo dolorosa per poter essere accettata, perciò si rifugiano nel passato, che, sebbene inaffidabile, poiché filtrato attraverso la fantasia o dei ricordi incompleti, sembra più rassicurante. Mentre le figure di adulti esprimono il bisogno di voltarsi indietro e di confrontarsi con il passato (cercando in certi casi di confessarsi i propri sbagli o peccati e di riceverne per così dire l’assoluzione liberandosi dal peso morale che si portano dietro), le figure di bambini, sui quali il senso di colpa è stato trasmesso dalla generazione precedente, cercano disperatamente di proteggersi e vendicarsi del male che stanno soffrendo. Si è constatato che, per far emergere nei personaggi dei racconti il malessere legato a sensi di colpa, Tabucchi adotta specifiche strategie narrative e retoriche. Così gli stati d’animo dei personaggi cambiano rispetto allo spazio (la contrapposizione dentro-fuori) e al tempo (la contrapposizione tra una vita crudele nel presente e una vita felice nel passato). A livello retorico, oltre alla ripetizione di una sequenza di parole come espressione di un blocco comunicativo, è frequente anche l’uso dell’omissione e del silenzio, strategie che permettono ai personaggi di sfuggire da quello che invade la loro mente.

Language:Italian
Keywords:colpa, rimorso, memoria, passato invadente, Tabucchi, cronotopo
Work type:Master's thesis/paper
Organization:FF - Faculty of Arts
Year:2021
PID:20.500.12556/RUL-132151 This link opens in a new window
Publication date in RUL:14.10.2021
Views:710
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Secondary language

Language:English
Title:The sense of guilt in some short stories of Antonio Tabucchi
Abstract:
My master’s thesis is focused on some short stories of Antonio Tabucchi, one of the best Italian writers of the last decades. The main purpose of my work was to show that in the short stories examined, which are bound up with the concepts of loneliness, guilt and remorse, children cope with guilt differently from adults. Furthermore, I aimed to show that guilt is never explicitly defined but manifests itself through other phenomena such as the concept of unsaid, ambiguity as well as the space-time dimension in which the characters find themselves. According to my research, all the protagonists of the examined short stories find themselves in a reality too painful to be accepted, therefore they take refuge in the past, which, although unreliable because it has been filtered through imagination or incomplete memories, still seems more reassuring. While adult characters express the need to look back and confront their past (in some cases trying to confess their mistakes or sins in order to receive acquittal and to free themselves from the moral burden they carry), child characters, on the other hand, on whom the guilt has been transmitted by the previous generation, desperately try to protect themselves and take revenge for the evil they have to endure. In addition to bringing out malaise related to the guilt of the characters in his short stories, Tabucchi uses different narratives and rhetorical strategies. Thus, the well-being of the characters is changing in accordance with space (the inside-outside contrast) and time (the contrast between a cruel life in the present and a happy life in the past). At the rhetorical level, beside the repetition of word sequences as an expression of a communication blockade, the use of the omission strategy and silence is common in order to allow the characters to escape from everything that invades their souls.

Keywords:guilt, remorse, memory, intrusive past, Tabucchi, chronotope

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